Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23568 del 7 giugno 2016

ECLI:IT:CASS:2016:23568PEN

Massima

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Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione dei fatti a quella compiuta dai giudici di merito, essendo precluso il riesame degli elementi fattuali posti a fondamento della decisione impugnata. La Corte di Cassazione è limitata al controllo della motivazione, che deve essere intrinsecamente razionale e capace di rappresentare e spiegare l'iter logico seguito, senza poter adottare nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti ritenuti maggiormente plausibili. Pertanto, in assenza di manifeste illogicità nel ragionamento esposto dai giudici del riesame, la loro decisione non può essere sindacata in sede di legittimità.

Sentenza completa

sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo;
avverso l'ordinanza n. 45/16 emessa dal Tribunale del Riesame di Palermo il 2/2/2016;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
visti gli atti, il provvedimento denunziato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito in difesa di (OMISSIS) l'Avv. (OMISSIS), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe il Tribunale del Riesame di Palermo ha rigettato l'appello proposto dal Procuratore della Repubblica di Palermo avverso l'ordinanza del G.i.p. del Tribunale di Palermo in data 7.1.2016 che ha respinto la richiesta di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di (OMISSIS) in relazione …

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