Il sequestro preventivo dell'intero complesso aziendale e delle quote societarie di un'impresa in attività è legittimo solo se il giudice motiva adeguatamente sull'impossibilità di conseguire il medesimo risultato cautelare con una misura meno invasiva, nel rispetto dei principi di proporzionalità, adeguatezza e gradualità. Il giudice deve valutare preventivamente tali principi, evitando un'esasperata compressione del diritto di proprietà e di libera iniziativa economica privata, conformemente ai diritti fondamentali tutelati dalla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo e dalla Costituzione. Pertanto, il sequestro dell'intero patrimonio aziendale è legittimo solo ove risulti strettamente necessario e proporzionato alle esigenze cautelari, non essendo sufficiente la mera sussistenza del fumus commissi delicti e del periculum in mora. Il giudice è tenuto a motivare adeguatamente l'impossibilità di adottare misure meno gravose per il diritto di proprietà e di iniziativa economica, al fine di evitare un'eccessiva compressione di tali diritti fondamentali.