Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3424 del 24 gennaio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:3424PEN

Massima

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Il fornire false generalità a pubblici ufficiali durante un controllo di polizia, anche se inizialmente dovuto a un equivoco, integra il reato di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficente sulla propria identità personale, in quanto l'imputato, una volta chiarito l'equivoco, ha comunque sottoscritto il verbale di contestazione con le false generalità, dimostrando così la volontarietà della condotta. La gravità del fatto, la personalità dell'imputato con precedenti penali e il tentativo di occultare un altro reato, giustificano la determinazione della pena base e l'esclusione della concessione delle attenuanti generiche nella massima estensione, essendo la valutazione in concreto dell'entità del fatto funzionale all'applicazione della sanzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/10/2015 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/11/2016, la relazione svolta dal Consigliere MARIA VESSICHELLI;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. GIUSEPPINA CASELLA che ha concluso per l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) ricorre tramite il difensore a…

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