Cassazione penale Sez. III ordinanza n. 30042 del 4 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:30042PEN

Massima

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La recidiva contestata e accertata nei confronti dell'imputato, anche se solo implicitamente riconosciuta dal giudice di merito che, pur non ritenendo di aumentare la pena a tale titolo, abbia specificamente valorizzato i precedenti penali dell'imputato per negare il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, rileva ai fini del calcolo del tempo necessario per la prescrizione del reato. Infatti, la valorizzazione dei precedenti penali dell'imputato, ai fini del diniego delle attenuanti generiche, comporta un implicito riconoscimento della recidiva, con la conseguente applicazione del termine di prescrizione più lungo previsto dall'art. 99, comma 4, c.p. Tale principio si fonda sulla considerazione che la recidiva, pur non incidendo direttamente sulla determinazione della pena, esprime una maggiore colpevolezza e pericolosità sociale dell'imputato, rilevante anche ai fini del computo del termine prescrizionale. Pertanto, il giudice non può ignorare gli effetti della recidiva contestata e accertata sul piano della prescrizione, anche quando decida di non applicarla in concreto ai fini della commisurazione della pena. Diversamente, si determinerebbe una ingiustificata disparità di trattamento tra imputati recidivi e non recidivi, con riferimento alla durata del termine prescrizionale, in palese contrasto con il principio di uguaglianza e ragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SARNO Giulio - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - rel. Consigliere

Dott. ZUNICA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 09/02/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSIO SCARCELLA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DI NARDO Marilia, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del congiunto ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza 9.02.2017, la Corte d'appello di Napol…

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