Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 8963 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:8963SENT

Massima

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Il mancato adempimento di un decreto ingiuntivo passato in giudicato da parte della pubblica amministrazione obbliga il giudice amministrativo ad ordinare l'esecuzione del provvedimento entro un termine perentorio, con la nomina di un commissario ad acta in caso di ulteriore inadempienza, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto del principio di legalità. L'amministrazione inadempiente è inoltre condannata al pagamento delle spese di giudizio e del compenso del commissario ad acta, in applicazione dei principi di responsabilità e di buon andamento della pubblica amministrazione. Il giudice amministrativo, nell'esercizio dei propri poteri di cognizione e decisione, è tenuto a garantire l'attuazione del giudicato formatosi su un decreto ingiuntivo, senza possibilità per l'amministrazione di opporre eccezioni o contestazioni, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto del principio di legalità. L'inottemperanza dell'amministrazione all'ordine di esecuzione del giudicato comporta l'attivazione di rimedi sostitutivi, quali la nomina di un commissario ad acta, volti a garantire il rispetto della decisione giurisdizionale e l'adempimento degli obblighi derivanti dal titolo esecutivo. Il giudice amministrativo, nell'ambito dei propri poteri di cognizione e decisione, è tenuto a garantire l'attuazione del giudicato formatosi su un decreto ingiuntivo, senza possibilità per l'amministrazione di opporre eccezioni o contestazioni, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto del principio di legalità. L'inottemperanza dell'amministrazione all'ordine di esecuzione del giudicato comporta l'attivazione di rimedi sostitutivi, quali la nomina di un commissario ad acta, volti a garantire il rispetto della decisione giurisdizionale e l'adempimento degli obblighi derivanti dal titolo esecutivo. Il giudice amministrativo, nell'esercizio dei propri poteri di cognizione e decisione, è tenuto a garantire l'attuazione del giudicato formatosi su un decreto ingiuntivo, senza possibilità per l'amministrazione di opporre eccezioni o contestazioni, al fine di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale e il rispetto del principio di legalità. L'inottemperanza dell'amministrazione all'ordine di esecuzione del giudicato comporta l'attivazione di rimedi sostitutivi, quali la nomina di un commissario ad acta, volti a garantire il rispetto della decisione giurisdizionale e l'adempimento degli obblighi derivanti dal titolo esecutivo.

Sentenza completa

N. 04784/2014
REG.RIC.

N. 08963/2014 REG.PROV.COLL.

N. 04784/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale n.4784 del 2014 proposto dalla Provincia Italiana della Congregazione dei Servi della Carità ((omissis)), in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)) presso il cui studio in Roma, Piazza Bainsizza n.3, è elettivamente domiciliata;

contro

l’Azienda USL Rieti, in persona del legale rappresentante pro tempore, non costituita in giudizio,

per l’esecuzione:

del giudicato formatosi sul decreto ingiuntivo n.364/10 del 24.11.2010 del Tribunale di Rieti con cui si ordinava all'intimata Amministrazione il pagamento di Euro 12.283,…

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