Cassazione penale Sez. V sentenza n. 42352 del 6 ottobre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:42352PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione di tipo mafioso può essere desunto da una pluralità di elementi indiziari, quali le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, le risultanze delle intercettazioni telefoniche e ambientali, i sequestri di stupefacenti e le condotte estorsive, anche se non emergono elementi diretti di partecipazione alle riunioni o di percezione di uno stipendio da parte del clan. L'appartenenza all'associazione mafiosa può essere ritenuta provata anche in assenza di una prova diretta del vincolo associativo, purché vi siano elementi indiziari gravi, precisi e concordanti che dimostrino il contributo del soggetto al perseguimento degli scopi dell'associazione, la sua disponibilità ad agire per il raggiungimento di tali scopi e la sua consapevolezza di far parte del sodalizio. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, il giudice deve tenere conto non solo della concretezza del pericolo di reiterazione del reato, ma anche della sua attualità, intesa come continuità del periculum libertatis nella sua dimensione temporale, desumibile dalla vicinanza ai fatti in cui si è manifestata la potenzialità criminale dell'indagato e dalla presenza di elementi indicativi recenti idonei a dar conto dell'effettività del pericolo di concretizzazione dei rischi che la misura cautelare è chiamata a neutralizzare. La presunzione di pericolosità sociale di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. per il reato di cui all'art. 416-bis c.p. può essere superata solo quando emerga, in modo obiettivo e concreto, l'effettivo e irreversibile allontanamento dell'indagato dal gruppo criminale e la conseguente mancanza delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. CATENA Rossel - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Catania, emessa in data 14/03/2016, con cui veniva rigettato il ricorso ex articolo 309 c.p.p. avverso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa in data 19/02/2016 dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catania, nei confronti del (OMISSIS);
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
sentito il Pro…

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