La decadenza della dichiarazione di inizio attività (DIA) per la ricostruzione di un immobile demolito può essere legittimamente dichiarata dall'amministrazione comunale quando il titolo edilizio sia stato presentato a distanza di oltre venti anni dalla demolizione, in assenza di una ragionevole continuità temporale tra la demolizione e la richiesta di ricostruzione. Il principio di diritto è che la DIA, quale strumento volto a garantire la speditezza dell'attività edilizia, non può essere utilizzata per la ricostruzione di un edificio demolito molti anni prima, in quanto ciò contrasterebbe con le esigenze di certezza del diritto e di applicazione della normativa urbanistica vigente al momento della presentazione della DIA, e non al tempo della demolizione. L'amministrazione conserva il potere di dichiarare la decadenza della DIA in tali casi, senza che ciò richieda una comparazione con l'interesse pubblico o sia limitato dal decorso del tempo, in quanto si tratta di un atto di autotutela volto a rimuovere gli effetti di un titolo edilizio che non poteva prodursi per carenza dei necessari presupposti. L'irrilevanza dell'affidamento del privato in tali casi discende dal fatto che l'inerzia del dichiarante nel presentare la DIA a distanza di oltre venti anni dalla demolizione non può essere tutelata, essendo egli stesso responsabile del lungo lasso di tempo trascorso.