Il titolare dell'autorizzazione all'esercizio di un impianto di distribuzione di carburanti, qualora il gestore cessi l'attività senza preavviso per ragioni di forza maggiore, ha diritto a ottenere dal Comune l'autorizzazione alla sospensione dell'esercizio per il tempo necessario a espletare i prescritti adempimenti fiscali per la sostituzione del gestore, senza che possa essere emessa la diffida a riaprire l'impianto nel termine di dieci giorni e, conseguentemente, revocata l'autorizzazione. L'Amministrazione, in tali circostanze, è tenuta a concedere la sospensione per l'intervallo necessario a ricostituire i titoli fiscali prescritti, valutando solo l'esistenza dei presupposti di fatto e la durata adeguata della sospensione, senza dover considerare i gravi disagi all'utenza, i quali possono sussistere solo per sospensioni di durata tale da superare il tempo ordinariamente richiesto per attivare un nuovo impianto. Pertanto, l'emissione della diffida e la successiva revoca dell'autorizzazione, ai sensi dell'art. 17, comma 4, della l.r. 23/2003, presuppongono che l'impianto possa essere realmente riattivato nel termine di dieci giorni, circostanza che non ricorre quando sia stata presentata una domanda di sospensione per cessazione del gestore, la quale deve essere previamente valutata dall'Amministrazione.