Il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime rientra nella discrezionalità amministrativa dell'autorità regionale, la quale può legittimamente limitare transitoriamente il rilascio di nuove concessioni, nelle more dell'elaborazione di una disciplina organica della materia, al fine di soddisfare esigenze di preminente interesse ed utilità pubblica, fermo restando il rinnovo delle concessioni scadute e il rilascio di nuove concessioni per le quali le Capitanerie di Porto avevano già definito positivamente l'iter istruttorio. Pertanto, il diniego di una concessione demaniale marittima trentennale, richiesta da un soggetto già titolare di precedenti concessioni quadriennali, non è illegittimo ove risulti che l'amministrazione regionale abbia adottato tale determinazione nell'ambito di una disciplina transitoria volta a regolamentare compiutamente la materia, senza che il privato abbia contestato in precedenza l'inerzia dell'amministrazione o l'adozione di atti ritenuti illegittimi. Inoltre, la mancata comunicazione di avvio del procedimento non determina l'illegittimità del provvedimento finale, in quanto non necessaria per i procedimenti avviati su istanza di parte, essendo l'interessato già consapevole della pendenza del procedimento. Infine, la deduzione di violazione delle norme e dei principi dell'ordinamento dell'Unione europea in materia di libertà di concorrenza è inammissibile se genericamente formulata e non dedotta nei termini e con le formalità prescritte.