Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 8102 del 25 febbraio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:8102PEN

Massima

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Il reato di falsa attestazione dei requisiti reddituali per l'ammissione al patrocinio a spese dello Stato è un reato commissivo proprio che si sostanzia nell'omessa indicazione di un fatto vero, la cui punibilità si fonda sul dovere di lealtà del singolo verso le istituzioni, a prescindere dal profitto ingiusto. L'elemento soggettivo richiesto è il dolo, anche eventuale, che si configura quando l'agente, dopo aver ponderato il fine perseguito e l'eventuale prezzo da pagare, si sia consapevolmente determinato ad agire comunque, accettando l'eventualità della causazione dell'offesa. La falsa dichiarazione, anche se relativa ai redditi della convivente, è rilevante ai fini dell'ammissione al beneficio, che altrimenti sarebbe stato precluso, integrando così gli estremi del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MENICHETTI Carla - Presidente

Dott. TORNESI Daniela - rel. Consigliere

Dott. BELLINI Ugo - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/09/2017 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DANIELA RITA TORNESI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. TAMPIERI LUCA che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di BOLOGNA in difesa di (OMISSIS), che insiste per l'accogliment…

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