Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21871 del 1 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:21871PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il delitto di calunnia sussiste quando la falsa incolpazione contenga in sé gli elementi necessari e sufficienti per l'esercizio dell'azione penale nei confronti di una persona univocamente e agevolmente individuabile, a prescindere dal movente che ha spinto l'imputato alla falsa accusa. Soltanto nel caso in cui l'addebito risulti assurdo, inverosimile o grottesco, tale da non poter ragionevolmente adombrare la concreta ipotizzabilità del reato denunciato, in contrasto con i più elementari principi di logica e buon senso, è da ritenersi insussistente l'elemento materiale del delitto di calunnia. L'elemento soggettivo del reato di calunnia è integrato dalla piena consapevolezza da parte dell'imputato dell'innocenza degli incolpati, essendo del tutto irrilevante il movente che lo ha spinto alla falsa accusa e alla successiva ritrattazione delle dichiarazioni rese. Pertanto, la configurabilità del delitto di calunnia prescinde dalla valutazione del movente dell'agente e dalla concreta possibilità di esercitare l'azione penale nei confronti degli incolpati, essendo sufficiente che la falsa incolpazione contenga in sé gli elementi necessari e sufficienti per l'esercizio dell'azione penale, salvo il caso in cui l'addebito risulti manifestamente assurdo, inverosimile o grottesco.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

CH. Ni. , n. a (OMESSO);

contro la sentenza della Corte d'appello di Lecce, emessa il 19.10.2007;

- letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita in pubblica udienza la relazione del cons. Dott. F. Ippolito;

- udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. VOLPE Giuseppe, che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.