Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza n. 470 del 2015

ECLI:IT:TARFVG:2015:470SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio del proprio potere di regolamentazione dell'utilizzo del suolo pubblico, può imporre l'obbligo di presentare una nuova domanda di autorizzazione per manufatti già precedentemente autorizzati, al fine di adeguarli alla nuova disciplina comunale, anche in assenza di una espressa previsione di retroattività. Tale potere risponde all'esigenza di garantire un armonico e uniforme utilizzo del territorio comunale nell'interesse pubblico, prevalente rispetto a quello privato del concessionario, il quale non può vantare alcun affidamento tutelabile sulla pregressa situazione autorizzativa. Pertanto, il diniego di autorizzazione per il mancato adeguamento del manufatto alla nuova disciplina comunale è legittimo, non costituendo una vera e propria retroattività, ma l'esercizio del potere di regolamentazione dell'uso del suolo pubblico, nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

N. 00141/2015
REG.RIC.

N. 00470/2015 REG.PROV.COLL.

N. 00141/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Friuli Venezia Giulia

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 141 del 2015, proposto da:
Spa.Da Srl, rappresentata e difesa dall'avv. Paola Ginaldi, con domicilio eletto presso Giovanni Loisi in Trieste, Via Coroneo 16;

contro

Comune di Grado, rappresentato e difeso dall'avv. Francesco De Benedittis, con domicilio eletto presso Franco De Robbio in Trieste, largo Bonifacio 1;

per l'annullamento

del diniego del Comune di Grado, di autorizzazione temporanea per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche dd. 27.2.2015 prot. n. 4440;

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in …

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