Cassazione penale Sez. V sentenza n. 52286 del 9 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:52286PEN

Massima

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Il reato di diffamazione è configurabile solo quando l'autore della frase lesiva dell'altrui reputazione comunichi con almeno due persone ovvero con una sola persona ma con modalità tali che detta notizia venga sicuramente a conoscenza di altri, agendo con la rappresentazione e volontà di tale evento. In assenza di elementi probatori che dimostrino la sussistenza di tali requisiti, il fatto non può ritenersi sussistente e la sentenza di condanna deve essere annullata senza rinvio. La comunicazione di una notizia lesiva della reputazione altrui effettuata in via riservata e diretta a una sola persona, senza che vi siano indizi di una sua ulteriore diffusione, non integra il reato di diffamazione, essendo necessario che la divulgazione avvenga con modalità tali da rendere la notizia sicuramente conoscibile da una pluralità di soggetti. Il giudice di merito, nel valutare la configurabilità del reato, deve accertare con precisione le concrete modalità della comunicazione, non essendo sufficiente la mera contestazione di aver riferito la notizia ad "altra persona". L'assenza di elementi probatori idonei a dimostrare la sussistenza degli elementi costitutivi del reato di diffamazione comporta l'annullamento della sentenza di condanna senza rinvio per insussistenza del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. MORELLI Francesca - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/10/2014 del TRIBUNALE di AVELLINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/11/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;
Udito il Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott.ssa DI NARDO M., che ha concluso per l'annullamento senza rinvio perche' il fatto non sussiste.
Udito altresi' per il ricorrente …

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