Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 12749 del 18 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:12749PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di conferma della misura cautelare degli arresti domiciliari e dell'obbligo di dimora, afferma che il ricorso deve essere dichiarato inammissibile per sopravvenuta carenza di interesse, in considerazione della avvenuta revoca della disposta misura cautelare, non avendo il ricorrente personalmente dichiarato di avere interesse alla decisione nella prospettiva dell'attivazione di una procedura per la riparazione di ingiusta detenzione. Il principio di diritto enunciato è che la revoca della misura cautelare disposta in sede di riesame comporta la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, salvo che egli non manifesti espressamente la volontà di ottenere una pronuncia ai fini della riparazione dell'ingiusta detenzione. Tale principio si fonda sulla natura strumentale e provvisoria delle misure cautelari, la cui cessazione determina il venir meno dell'interesse del ricorrente alla decisione del gravame, a meno che non sia prospettata l'esigenza di una pronuncia ai fini risarcitori. La massima afferma dunque che la revoca della misura cautelare fa venir meno l'interesse del ricorrente al ricorso, salvo espressa manifestazione di volontà di ottenere una pronuncia ai fini della riparazione dell'ingiusta detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. CIAMPI Francesco M - rel. Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la ordinanza del TRIBUNALE DELLA LIBERTA' DI PALERMO in data 29 aprile 2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CIAMPI ((omissis));

udite le conclusioni del PG in persona del Dott. POLICASTRO Aldo, che ha chiesto il rigetto del ricorso e per il ricorrente l'avvocato (OMISSIS), che ne ha chiesto l'accoglimento dando atto che l'obbligo di dimora e' stato revocato.

RITENUTO IN FATTO

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