Il vincolo urbanistico di destinazione di un'area a "zona di uso pubblico F3 - Verde parco", imposto dal piano regolatore generale, costituisce espressione della potestà conformativa della proprietà privata da parte della pubblica amministrazione, e non un vincolo preordinato all'espropriazione o che comporti l'inedificabilità assoluta del fondo. Pertanto, tale vincolo non è soggetto a decadenza ai sensi dell'art. 2 della legge n. 1187 del 1968, in quanto non determina uno svuotamento incisivo del contenuto del diritto di proprietà, permanendo la possibilità di utilizzare l'area nel rispetto della sua destinazione naturale e consentendo al proprietario di realizzare opere e strutture intese al suo effettivo godimento. La mancata ritipizzazione dell'area da parte dell'amministrazione comunale non integra un obbligo giuridico, rientrando tale attività nella sua discrezionalità nella pianificazione urbanistica del territorio. Conseguentemente, il diniego opposto dall'amministrazione comunale alla richiesta di ritipizzazione dell'area non è illegittimo, né può configurarsi un silenzio-rifiuto sanzionabile, in assenza di un obbligo di provvedere.