Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28548 del 1 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:28548PEN

Massima

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Il reato di falsità materiale in atti pubblici, di cui agli articoli 477 e 482 del codice penale, si consuma con la formazione o l'alterazione di un documento pubblico, indipendentemente dal successivo utilizzo dello stesso da parte del falsificatore. L'azione di contraffazione o alterazione del documento è penalmente più grave e assorbe in sé l'eventuale uso successivo, che non costituisce autonoma fattispecie di reato. Pertanto, il soggetto che abbia concorso nella falsificazione, fornendo la propria fotografia e le proprie generalità per la creazione del documento falso, risponde del reato di falsità materiale, a prescindere dal fatto che il documento sia stato o meno utilizzato. La valutazione della responsabilità del concorrente nella falsificazione può essere desunta in via logico-deduttiva dalla circostanza che egli sia il beneficiario della contraffazione. Inoltre, l'indeterminatezza del momento temporale della commissione del reato, indicato nell'imputazione con l'avverbio "verosimilmente", non comporta la prescrizione del reato, essendo sufficiente che il fatto sia circoscritto alla data indicata nell'editto accusatorio. Infine, il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche e la determinazione della pena, se congruamente motivate dal giudice di merito sulla base degli elementi di cui all'articolo 133 del codice penale, non sono sindacabili in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Tere - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta Mari - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/04/2018 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BELMONTE MARIA TERESA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa CESQUI ELISABETTA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore;
Il difensore presente si riporta ai motivi.
RIT…

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