Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2700 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:2700SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da un privato cittadino avverso i provvedimenti del Comune di Roma di sospensione dei lavori e di demolizione di opere edilizie ritenute abusive, ha affermato il principio secondo cui, qualora il ricorrente dimostri di aver successivamente ottenuto la sanatoria edilizia per le opere contestate, il ricorso diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto viene meno l'utilità pratica della pronuncia giurisdizionale richiesta. In tali casi, il Giudice amministrativo dispone la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della particolare situazione determinatasi. Tale principio si fonda sulla necessità di assicurare l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce meramente dichiarative, e sulla valutazione dell'interesse concreto e attuale del ricorrente a ottenere l'annullamento degli atti impugnati, che viene meno a seguito del sopravvenuto ottenimento della sanatoria edilizia. La massima sottolinea altresì l'importanza del requisito dell'interesse ad agire, quale condizione essenziale per l'ammissibilità del ricorso, e la conseguente improcedibilità dello stesso in caso di sua sopravvenuta carenza. Essa evidenzia inoltre il potere-dovere del Giudice amministrativo di dichiarare l'improcedibilità del ricorso in tali ipotesi, al fine di assicurare l'economia processuale e l'efficienza dell'azione giurisdizionale.

Sentenza completa

N. 09840/2004
REG.RIC.

N. 02700/2014 REG.PROV.COLL.

N. 09840/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9840 del 2004, proposto da:
Sciarra Claudio, rappresentato e difeso dall'avv. Claudio Sciarra, con domicilio eletto presso Claudio Sciarra in Roma, p.zza Mancini, 4;

contro

Comune di Roma, rappresentato e difeso dagli avv. Marco Brigato, Rodolfo Murra, con domicilio eletto presso Marco Brigato in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

nei confronti di

Condominio di via Monte Santo 68 Roma;

per l'annullamento

della Determinazione Dirigenziale n. 717 del 18.05.2004 con il quale si ordinava al ricorrente laa sospensione immediata lavori;

e della dd n. 70 del …

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