Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7219 del 20 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:7219PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di violazione di domicilio di cui all'art. 614 c.p. si configura anche quando l'agente si introduca, contro la volontà del titolare, in uno spazio che costituisce "appartenenza" dell'abitazione, come il pianerottolo antistante l'ingresso, ancorché non facente parte del corpo unico dell'immobile, in quanto caratterizzato da uno stretto rapporto di funzionalità, servizio o accessorietà con l'abitazione stessa. Pertanto, il reato si considera consumato anche qualora l'agente non sia riuscito ad entrare materialmente all'interno dell'appartamento, essendo sufficiente la sua presenza indesiderata negli spazi immediatamente antistanti l'ingresso. Il danneggiamento della porta di accesso, se avvenuto contestualmente all'introduzione abusiva, deve essere considerato come circostanza aggravante del reato di violazione di domicilio, non configurando un autonomo reato. Inoltre, la ricostruzione alternativa dei fatti prospettata dalla difesa, volta a sostenere la sussistenza di due distinti reati (tentativo di violazione di domicilio e danneggiamento), non può essere accolta in sede di legittimità, in assenza di specifici vizi della motivazione, in quanto comporterebbe un'inammissibile rivalutazione delle risultanze probatorie già compiuta dai giudici di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierange - rel. Consigliere

Dott. MAURO Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/10/2021 della CORTE di APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PIERANGELO CIRILLO;
letta la requisitoria a firma del Sostituto Procuratore generale FERDINANDO LIGNOLA, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata e' stata pronunziata il 12 ottobre 2021 dalla Corte di appello di Bologna, che ha confermato …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.