Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12589 del 25 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:12589PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno può essere applicata a soggetti che, sulla base di elementi concreti e specifici, risultino socialmente pericolosi, anche in assenza di una condanna definitiva, purché vi siano precedenti penali e comportamenti sintomatici di una radicata e pervicace scelta delinquenziale, tali da rendere l'attuale stato detentivo non idoneo di per sé ad escludere la persistente pericolosità qualificata dell'interessato. La valutazione della pericolosità sociale deve essere effettuata in concreto, tenendo conto di tutti gli elementi fattuali emersi, senza che sia necessario un accertamento specifico circa l'attualità della stessa al momento dell'esecuzione della misura, anche quando questa rimanga sospesa per lo stato di detenzione dell'interessato per l'espiazione di una pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. DI TOMASSI Maria S. - rel. Consigliere

Dott. BONITO Francesco M. - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso il decreto emesso in data 11/03/2014 dalla Corte di appello di Napoli;

Visti gli atti, il provvedimento denunziato, il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. DI TOMASSI ((omissis));

lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso chiedendo la declaratoria d'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

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