Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19910 del 19 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:19910PEN

Massima

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Il reato di truffa si configura quando l'agente, mediante artifici o raggiri, induce in errore la vittima e la determina a compiere un atto di disposizione patrimoniale a proprio danno, senza che rilevi l'assenza di minaccia o violenza nell'indurre la consegna del bene. La falsità della denuncia di smarrimento di un documento e la presentazione di una falsa carta d'identità per ottenere il duplicato del certificato di proprietà di un veicolo integrano autonomi reati di falso, a prescindere dalla proprietà effettiva del bene. Il mancato riconoscimento delle attenuanti generiche può essere legittimamente motivato dalla gravità e pluralità delle condotte delittuose, nonché dai precedenti penali dell'imputato, senza che il giudice debba necessariamente esaminare tutti gli elementi favorevoli o sfavorevoli dedotti dalle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. RICCARDI Giusepp - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/05/2019 della Corte di Appello di Potenza;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dotrt. GIUSEPPE RICCARDI;
lette le richieste scritte ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. LIGNOLA Ferdinando, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RIT…

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