Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36098 del 21 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:36098PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del sindacato sulla motivazione della sentenza impugnata, non può sostituire la propria valutazione a quella compiuta dai giudici di merito, ma deve limitarsi a verificare se questi ultimi abbiano esaminato tutti gli elementi a loro disposizione, fornendo una corretta interpretazione degli stessi e una esaustiva e convincente risposta alle deduzioni delle parti, applicando correttamente le regole della logica nello sviluppo delle argomentazioni che hanno giustificato la scelta di determinate conclusioni. Il vizio di motivazione denunciabile in sede di legittimità deve essere desumibile direttamente dal testo del provvedimento impugnato, senza possibilità di introdurre una diversa ricostruzione degli stessi fatti, attività riservata al giudice di merito. Pertanto, la mera prospettazione di una personale e diversa valutazione degli elementi indiziari, contrapposta a quella adottata dai giudici di merito, non integra un vizio di motivazione denunciabile in cassazione. Analogamente, la censura generica di mancata considerazione di specifiche argomentazioni difensive, senza indicare in modo puntuale le questioni in fatto o in diritto pretermesse, è inammissibile. Infine, la determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui agli artt. 133 e 62-bis c.p., rientra nell'ambito della discrezionalità del giudice di merito, il cui apprezzamento non è sindacabile in sede di legittimità se non nei limiti della manifesta illogicità o irragionevolezza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. PACILLI Giuseppina - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3737/2015 CORTE APPELLO di MILANO, del 17/11/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 10/03/2017 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FODARONI ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi;
Udito il difensore avv. ((omissis)), del Foro di Milano, che ha chiesto la accoglime…

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