Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9587 del 28 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:9587PEN

Massima

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Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, attraverso l'impiego di lavoratori stranieri irregolari e il loro alloggiamento in condizioni precarie, integra il reato di cui all'art. 12, comma 5, del D.Lgs. n. 286/1998, anche quando il soggetto agente non sia il titolare formale dell'attività, ma ne eserciti di fatto i poteri di gestione, essendo a conoscenza della situazione di irregolarità e traendo profitto dalla condizione di debolezza dei lavoratori. La sentenza afferma che il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, previsto dall'art. 12, comma 5, del D.Lgs. n. 286/1998, può essere integrato anche quando il soggetto agente non sia il titolare formale dell'attività, ma ne eserciti di fatto i poteri di gestione. Ciò in quanto, pur non essendo intestatario dell'impresa, egli si dimostri a conoscenza della situazione di irregolarità dei lavoratori stranieri impiegati e tragga profitto dalla loro condizione di debolezza, sfruttandola attraverso l'alloggiamento in condizioni precarie e il loro impiego nell'attività lavorativa. La sentenza valorizza i dati oggettivi emersi dalle indagini, come la presenza di locali adibiti a dormitorio attigui al laboratorio di produzione, le scarse condizioni igienico-sanitarie e il numero sproporzionato di postazioni di lavoro rispetto ai lavoratori regolari, per ritenere provata la responsabilità dell'imputato, nonostante egli non fosse il titolare formale dell'impresa. Ciò in quanto, sulla base degli elementi fattuali accertati, è stato ritenuto che egli esercitasse di fatto i poteri di gestione dell'attività, essendone a conoscenza e traendone profitto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera - rel. Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2152/2010 CORTE APPELLO di BOLOGNA, del 14/02/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/02/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. PIERA MARIA SEVERINA CAPRIOGLIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)) che ha concluso per l'annullamento per intervenuta prescrizione.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 14.2.2012 la corte d'…

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