Cassazione penale Sez. V sentenza n. 7998 del 1 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:7998PEN

Massima

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Il reato di bancarotta fraudolenta si configura quando l'amministratore di una società fallita ha distratto o dissipato, in tutto o in parte, il patrimonio sociale, sottraendolo alle ragioni dei creditori. La distrazione può concretizzarsi nell'alienazione di beni aziendali, come il magazzino, senza corrispettivo o a prezzi irrisori, ovvero nell'utilizzo di risorse finanziarie della società per scopi personali o familiari, come il pagamento di canoni di locazione per un immobile adibito a privata abitazione dell'imputato. Tali condotte, caratterizzate da dolo e finalità fraudolenta, integrano il reato di bancarotta fraudolenta, a prescindere da una formale qualificazione giuridica alternativa, e non possono essere riqualificate in fattispecie meno gravi come la dichiarazione infedele. La valutazione della gravità della condotta, ai fini del riconoscimento delle circostanze attenuanti, deve tenere conto non solo di eventuali precedenti penali, ma soprattutto delle modalità e delle circostanze della condotta delittuosa, come l'utilizzo dissennato dei beni e delle risorse finanziarie della società per garantire all'imputato e alla sua famiglia un elevato tenore di vita, in totale spregio delle ragioni del ceto creditorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/06/2019 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere SESSA RENATA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore SENATORE VINCENZO che ha concluso chiedendo di il rigetto del ricorso con requisitoria scritta ai sensi al Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte d&…

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