Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3274 del 23 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:3274PEN

Massima

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Il giudice di merito, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, può legittimamente negare il beneficio della non menzione della condanna, in ragione della pluralità e della gravità delle condotte delittuose poste in essere dall'imputato, purché tale diniego sia adeguatamente motivato sulla base di una valutazione complessiva della personalità del reo e della sua meritevolezza di clemenza. Il giudice, nel valutare la concessione della non menzione, deve tenere conto della gravità oggettiva e soggettiva dei reati commessi, della loro reiterazione, nonché di ogni altro elemento utile a formare il proprio convincimento in ordine alla personalità del condannato e alla sua effettiva emenda, al fine di stabilire se egli sia meritevole di un trattamento sanzionatorio più favorevole. La motivazione del diniego della non menzione deve essere congrua e logicamente coerente, in modo da rendere evidente il percorso logico-giuridico seguito dal giudice nell'esercizio del proprio potere discrezionale, il quale non può essere sindacato in sede di legittimità se sorretto da adeguata e corretta giustificazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NAPPI Aniello - Presidente

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv. MAGARI Giuseppe, il 16.5.2008 difensore di SI. En., nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'Appello di Catanzaro del 17 gennaio 2008.

Letto il ricorso e la sentenza impugnata.

Sentita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis)) BRUNO.

Udite le conclusioni del Procuratore Generale in sede, in persona del Sostituto Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PRECESSO

Con sentenza del 18 dicemb…

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