Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18713 del 12 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:18713PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere sussiste quando si costituisce e permane un vincolo associativo continuativo tra tre o più persone, allo scopo di commettere una serie indeterminata di delitti, attraverso la predisposizione comune dei mezzi necessari alla realizzazione del programma criminoso e con la permanente consapevolezza, da parte di ciascuno degli associati, di far parte del sodalizio e di essere disponibile ad attuarne il programma. Tale peculiare atteggiarsi del pactum sceleris distingue nettamente l'associazione per delinquere dal concorso di persone nel reato, anche continuato, il quale, al contrario, richiede l'accordo di due o più persone diretto ad eseguire un determinato reato, ovvero più reati, collegati da un medesimo disegno criminoso, consumati i quali, l'accordo si dissolve e si esaurisce, facendo così cessare ogni motivo di allarme sociale. Ai fini della configurabilità del delitto di associazione per delinquere, la dimensione organizzativa può assumere anche carattere rudimentale, purché si presenti adeguata alla finalità illecita perseguita, e può essere preesistente all'ideazione criminosa. Il giudice può dedurre i requisiti della stabilità del vincolo associativo, trascendente la commissione dei singoli reati-fine e dell'indeterminatezza del programma criminoso, che segna la distinzione con il concorso di persone, dal susseguirsi ininterrotto e per un apprezzabile lasso di tempo, delle condotte integranti detti reati ad opera di soggetti stabilmente collegati. La partecipazione attiva di un soggetto ai delitti-fine, il suo ruolo di collegamento con gli altri componenti del gruppo e la probabile partecipazione ad altri episodi delittuosi, desunta dalle conversazioni intercettate, costituiscono elementi idonei a dimostrare il suo contributo al sodalizio criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduard - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 22/05/2020 del TRIB. LIBERTA' di VENEZIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere EDUARDO DE GREGORIO;
sentite le conclusioni del PG LUCIA ODELLO;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
Con l'ordinanza impugnata il Tribunale del riesame di Venezia ha confermato il provvedimento con il quale il Gip del Tribunale di Vicenza ha disposto la misura degli arresti domi…

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