Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21391 del 21 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:21391PEN

Massima

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Il delitto di truffa finalizzata all'assunzione in un pubblico impiego, mediante produzione di falsa documentazione e in carenza dei requisiti richiesti, si consuma all'atto dell'indebito conseguimento della nomina, non all'atto della percezione delle retribuzioni corrispondenti all'attività lavorativa effettivamente prestata. Tuttavia, perché il reato sia integrato, è necessario che l'accusa dimostri l'esistenza di un concreto e specifico danno patrimoniale subito dalla pubblica amministrazione, non essendo sufficiente il mero dispendio di risorse per l'espletamento delle procedure di assunzione o l'assunzione di personale privo dei necessari requisiti professionali. Il principio di cui all'art. 2126 c.c., esteso anche al pubblico impiego, comporta che le retribuzioni corrisposte al lavoratore, seppur assunto illegittimamente, non possano essere considerate ingiusto profitto, in quanto costituiscono il corrispettivo dovuto per le prestazioni effettivamente rese. Pertanto, il danno patrimoniale rilevante ai fini della configurabilità del delitto di truffa deve essere individuato esclusivamente negli oneri e disservizi immediati e diretti sostenuti dall'amministrazione per l'instaurazione del rapporto di lavoro, non in quelli meramente eventuali o congetturali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pubblico Ministero presso il Tribunale di Cosenza nei confronti di:

St. Fr. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Catanzaro, in data 23/12/2008;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis));

Udita la requisitoria del sostituto procuratore generale, Dr. FEBBRARO Giuseppe, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio;

Uditi i difensori…

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