Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9521 del 8 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:9521PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione di una sentenza di merito, non può sostituire la propria valutazione degli elementi di fatto a quella effettuata dal giudice di merito, essendo tale valutazione riservata in via esclusiva a quest'ultimo. Il controllo di legittimità sulla motivazione si limita a verificare la logicità e la coerenza del ragionamento giustificativo, senza poter entrare nel merito delle valutazioni probatorie, salvo che non si tratti di vizi logici macroscopici e percepibili "ictu oculi". Pertanto, la mera prospettazione di una diversa valutazione delle prove, ritenuta più adeguata dal ricorrente, non costituisce vizio di legittimità censurabile in cassazione. Inoltre, l'inammissibilità del ricorso per cassazione preclude la possibilità di rilevare e dichiarare la prescrizione del reato maturata successivamente alla sentenza impugnata, in quanto l'atto di impugnazione meramente apparente e privo di effetti non determina la costituzione di un valido rapporto processuale, facendo venir meno l'obbligo del giudice di legittimità di decidere sulle questioni rilevabili d'ufficio in ogni stato e grado del procedimento, tra le quali rientra la prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizi - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

Dott. AMATORE R. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13.11.2013 della Corte di Appello di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ORSI Luigi che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Catania, in parziale riforma della sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Catania in data 6.10.2010, ha concesso …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.