Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 41105 del 4 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:41105PEN

Massima

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Il reato di maltrattamenti in famiglia di cui all'art. 572 c.p. si configura quando la condotta abituale e sistematica di violenza fisica e morale del soggetto attivo nei confronti del soggetto passivo, legato da vincolo familiare o affettivo, sia idonea a cagionare un perdurante stato di sofferenza e di assoggettamento della vittima, a prescindere dall'effettiva verificazione di lesioni personali. Ai fini della sussistenza del reato non è necessario che la condotta sia caratterizzata da una stabile volontà vessatoria, essendo sufficiente che essa si manifesti in modo reiterato e sistematico, così da ingenerare nella persona offesa un perdurante stato di soggezione e di paura. La valutazione della gravità e della abitualità della condotta deve essere effettuata dal giudice sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi di fatto, senza che assuma rilievo decisivo la circostanza che taluni episodi di violenza siano stati reciproci o che la persona offesa presenti anomalie comportamentali, ove risulti comunque provata l'esistenza di una condotta sistematica di prevaricazione e sopraffazione del soggetto attivo nei confronti del soggetto passivo. L'accertamento della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per il reato di maltrattamenti può fondarsi sulle dichiarazioni della persona offesa, purché attendibili e sorrette da riscontri oggettivi, come le certificazioni mediche attestanti le lesioni subite e le testimonianze di terzi che abbiano assistito agli episodi di violenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

MA. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 25/07/2007 dal Tribunale di Bologna sezione riesame ai sensi dell'articolo 309 c.p.p. nel procedimento incidentale di riesame di ordinanza applicativa della misura custodialcautelare adottata il 12.7.2007 dal G.I.P. del Tribunale di Bologna;

esaminati gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;

udita in camera di consiglio la relazione del Consigliere Dott. ((omi…

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