Tribunale Amministrativo Regionale Friuli Venezia Giulia - Trieste sentenza breve n. 463 del 2014

ECLI:IT:TARFVG:2014:463SENB

Massima

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La presentazione di una SCIA per l'esercizio di un'attività di somministrazione di alimenti e bevande comporta l'obbligo per l'amministrazione comunale di esercitare i propri poteri inibitori entro il termine perentorio di 60 giorni dalla presentazione della SCIA, decorso il quale l'amministrazione non può più adottare provvedimenti di divieto o di cessazione dell'attività, salvo il caso di dichiarazioni mendaci contenute nella SCIA stessa. Il mancato rispetto di tale termine da parte dell'amministrazione determina l'illegittimità del successivo provvedimento inibitorio, anche qualora l'amministrazione intenda esercitare il residuale potere di autotutela, in quanto ciò comporterebbe la violazione delle regole generali che informano i rapporti tra amministrazioni e amministrati, quali la comunicazione dell'avvio del procedimento, la partecipazione dell'interessato, la dimostrazione della sussistenza dei presupposti per l'esercizio del potere e la motivazione in ordine alle ragioni di fatto che ne giustificano l'adozione. L'annullamento del provvedimento inibitorio tardivo non comporta, tuttavia, il riconoscimento di un diritto al risarcimento del danno, qualora il privato abbia potuto comunque proseguire l'attività in forza di un provvedimento cautelare.

Sentenza completa

N. 00282/2014
REG.RIC.

N. 00463/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00282/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il ((omissis))

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 282 del 2014, proposto da:
((omissis)), quale titolare dell’impresa individuale denominata Ditta Chiosco Parco Braida, rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dei medesimi, in Trieste, via ((omissis)) n. 4;

contro

Comune di Cividale del Friuli, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)), in Trieste, via ((omissis)) n. 8;

per l'annullamento, previa sospensione cautelare, anche in via d’urgenza ai sensi dell’articolo 56 Cod. proc. amm.:

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