Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49288 del 11 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:49288PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) può essere integrato anche da una serie reiterata di condotte diffamatorie, che, travalicando i limiti del legittimo esercizio della libertà di espressione e informazione, configurano uno stillicidio persecutorio ai danni della persona offesa, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita e sottoponendola ad uno stato di ansia e di turbamento determinato dalla costante paura di essere vittima di attività denigratoria. In tali casi, il reato di diffamazione (art. 595 c.p.) può concorrere con quello di atti persecutori (art. 612-bis c.p.), in quanto il confronto tra le fattispecie astratte rende evidente come ricorra un concorso di reati, non operando né la clausola di riserva dell'art. 612-bis c.p., né la disciplina del reato complesso ex art. 84 c.p. Ai fini della configurabilità del delitto di atti persecutori, è sufficiente che le condotte diffamatorie, per modalità di attuazione e ripetitività, si connotino come vere e proprie molestie, realizzando un'indebita ingerenza o interferenza, immediata o mediata, nella vita privata e di relazione della vittima, attraverso la creazione di un clima intimidatorio e ostile idoneo a comprometterne la serenità e la libertà psichica, senza che sia necessario il raggiungimento di ulteriori eventi lesivi. L'elemento forte "tipizzante" il delitto di atti persecutori è l'evento di danno, la cui sussistenza, se non oggetto di specifica censura, non consente un nuovo vaglio in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia R.A. - Presidente

Dott. MOROSINI Elisabetta M. - Consigliere

Dott. SGUBBI Vincenzo - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/01/2023 della CORTE di APPELLO di CATANZARO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Elisabetta Maria Morosini;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, In persona del Sostituto Procuratore generale Aldo Ceniccola, che ha chiesto di rigettare il ricorso;
lette le conclusioni del difensore della parte civile, avv. (OMISSIS), che ha chiesto di dichiarare inammissibile o di ri…

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