Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11670 del 23 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:11670PEN

Massima

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Il reato di utilizzazione di fatture per operazioni soggettivamente inesistenti di cui al D.Lgs. n. 74/2000, art. 2, può configurarsi anche nei confronti dei soggetti che, pur essendo i reali destinatari delle operazioni commerciali documentate nelle fatture, abbiano consapevolmente partecipato a un meccanismo fraudolento di "frode carosello", volto a interrompere la catena del debito IVA e a sottrarre l'imposta al versamento all'Erario, attraverso l'interposizione fittizia di un soggetto privo dei requisiti per svolgere l'attività di commercio internazionale documentata. Infatti, la mera corrispondenza tra i soggetti indicati in fattura e quelli che hanno effettivamente dato corso alle operazioni non esclude di per sé la rilevanza penale della condotta, qualora emerga la consapevole partecipazione degli utilizzatori delle fatture al meccanismo fraudolento, finalizzato a ottenere indebiti vantaggi fiscali. Tale interpretazione trova fondamento nella necessità di garantire l'effettiva riscossione dell'IVA, in attuazione dell'obbligo degli Stati membri di prevenire le frodi in materia di IVA con riflessi sul bilancio comunitario, obbligo che non sarebbe altrimenti soddisfatto dall'impostazione restrittiva accolta nella sentenza impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE MAIO Guido - Presidente

Dott. TERESI Alfredo - Consigliere

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. AMOROSO Giovanni - Consigliere

Dott. MARINI Luigi - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecce;

nel procedimento penale nei confronti di:

GE. An. Ca. , nata a (OMESSO);

PE. Mi. , nato a (OMESSO);

Avverso la sentenza in data 23 Dicembre 2009 del Giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Lecce, che ha dichiarato non doversi procedere nei confronti degli imputati "perche' il fatto non sussiste" con riferimento ai reati di frode fiscale (Decreto Legislativo 10 marzo 2000, n. 74, articolo…

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