La mancata ottemperanza all'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, anche se realizzate prima dell'entrata in vigore della relativa sanzione pecuniaria, comporta l'applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria prevista dall'art. 31, comma 4-bis, del D.P.R. n. 380/2001, nella misura massima di euro 20.000, in quanto l'illecito sanzionato è di natura permanente e perdura fino all'effettiva demolizione, indipendentemente dalla data di realizzazione dell'abuso. Tale sanzione è dovuta anche in assenza di un'espressa previsione di avvertimento nell'ordine di demolizione, in quanto la sua applicazione discende direttamente dalla legge. L'irrogazione della sanzione massima è dovuta quando l'abuso edilizio sia stato realizzato in aree sottoposte a vincolo paesaggistico o a rischio idrogeologico elevato o molto elevato, ai sensi dell'art. 27, comma 2, del medesimo D.P.R. n. 380/2001, senza che rilevi la consistenza o l'entità dell'abuso, essendo il disvalore sanzionato l'inottemperanza all'ordine di ripristino legittimamente impartito dall'Amministrazione. L'effetto acquisitivo dell'immobile al patrimonio comunale si verifica automaticamente, senza necessità di un ulteriore provvedimento, decorso inutilmente il termine assegnato per la demolizione.