Cassazione penale Sez. I sentenza n. 35489 del 23 agosto 2023

ECLI:IT:CASS:2023:35489PEN

Massima

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Il concorso tra il reato associativo finalizzato al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e i singoli reati fine di cui all'art. 12 del D.Lgs. n. 286/1998 non configura un rapporto di specialità, essendo il favoreggiamento dell'ingresso e della permanenza illegali al più configurabile come reato-fine di quello associativo, rispetto al quale esso non si prospetta né come elemento costitutivo, né come circostanza aggravante, presentando elementi strutturali eterogenei e una differente oggettività giuridica. La partecipazione ad un'associazione a delinquere finalizzata a procurare l'ingresso irregolare di stranieri nel territorio dello Stato può essere ritenuta anche in base alla commissione di un'unica ipotesi di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, purché essa sia dimostrativa, con portata concludente, della sussistenza del vincolo associativo. In presenza della presunzione di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p., il decorso del tempo, di per sé, non prova il venir meno delle esigenze cautelari, dovendo il giudice motivare, su impulso di parte o d'ufficio, in ordine alla rilevanza del tempo trascorso sull'esistenza e sull'attualità delle esigenze cautelari. L'attenuazione o l'esclusione delle esigenze cautelari non può essere desunta dal solo decorso del tempo dalla commissione del reato, ma deve essere oggetto di valutazione da parte del giudice che emette l'ordinanza di custodia cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. ALIFFI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 01/12/2022 del TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Barbara Calaselice;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore generale, G. Di Leo, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
letta la memoria del difensore, avv. (OMISSIS), fatta pervenire a mezzo p.e.c. del (OMISSIS), con la quale ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1…

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