Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Catania sentenza n. 2644 del 2013

ECLI:IT:TARCT:2013:2644SENT

Massima

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Il giudice amministrativo, nell'esecuzione del giudicato, è tenuto a dichiarare la cessazione della materia del contendere quando il ricorrente abbia ottenuto integrale soddisfazione della pretesa azionata in giudizio. In tal caso, il giudice condanna l'amministrazione soccombente al pagamento delle spese processuali, anche tenendo conto di eventuali altri giudizi pendenti aventi ad oggetto l'esecuzione del medesimo provvedimento giurisdizionale. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, imponendo al giudice di accertare l'avvenuta esecuzione del giudicato e di porre fine al processo una volta conseguito tale risultato, senza indugiare su profili meramente formali. La pronuncia di cessazione della materia del contendere, unitamente alla condanna alle spese, costituisce uno strumento volto a sanzionare l'inerzia o il ritardo dell'amministrazione nell'adempiere spontaneamente al giudicato, incentivandone il tempestivo e completo adempimento nell'interesse del cittadino. Tale principio, di carattere generale, trova applicazione ogni qualvolta il ricorrente abbia ottenuto piena soddisfazione della propria pretesa, indipendentemente dalla natura del provvedimento giurisdizionale da eseguire e dalla tipologia di giudizio instaurato.

Sentenza completa

N. 00229/2013
REG.RIC.

N. 02644/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00229/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

sezione staccata di Catania (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 229 del 2013, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio, in Catania, via Fimia 27;

contro

il Ministero della Giustizia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Catania, presso la quale
ope legis
domicilia in Catania, via Vecchia Ognina, 149;

per l’esecuzione del giudicato

nascente dal decreto della Corte d'Appello di Messina del 7 maggio 2007, n. 283/07.

Visti il ricorso e i relativi all…

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