Consiglio di Stato sentenza n. 3643 del 2016

ECLI:IT:CDS:2016:3643SENT

Massima

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La destinazione di un'area a zona agricola da parte di uno strumento urbanistico generale, come il Piano Regolatore Generale (PRG), non implica necessariamente che l'area abbia una vocazione agricola diretta e immediata, potendo tale scelta essere giustificata dalle esigenze di un ordinato governo del territorio, quali la necessità di impedire un'ulteriore edificazione o un congestionamento delle aree, al fine di mantenere l'equilibrato rapporto quantitativo tra aree libere ed edificate o industriali e realizzare i bisogni collettivi di maggior vivibilità dello spazio urbano. Pertanto, la classificazione di un'area come zona agricola da parte del PRG, anche se l'area non presenta caratteristiche produttive agricole, non è di per sé illegittima, rientrando tale valutazione nell'ampia discrezionalità riconosciuta all'amministrazione comunale nella formazione dello strumento urbanistico generale. Inoltre, il rigetto di osservazioni presentate dai proprietari interessati durante la formazione del PRG non richiede una dettagliata motivazione, essendo sufficiente che tali osservazioni siano state esaminate e ritenute, in modo serio e ragionevole, in contrasto con gli interessi e le considerazioni generali poste a base della formazione del piano. Infine, l'aspettativa o l'affidamento qualificato del privato, derivanti da progetti di lottizzazione non ancora definiti e formalizzati, non sono opponibili alle scelte di pianificazione urbanistica generale operate dal Comune nell'ambito della sua discrezionalità.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/08/2016

N. 03643/2016REG.PROV.COLL.

N. 00255/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n. 255/2007 RG, proposto da Elena e ((omissis)) e da ((omissis)) in Allevi, rappresentate e difese dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Roma, viale G. Mazzini n.11, presso l’avv. ((omissis)),

contro

il Comune di Perugia, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Roma, via ((omissis)) n. 8, presso l’avv. Gobbi,

per la riforma

della sentenza del TAR Umbria n. 497/2006, resa tra le parti e concernente l’approvazione della variante al PRG di Perugia;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Viso l’atto di costituzio…

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