Il provvedimento amministrativo che incide su diritti soggettivi o interessi legittimi dei privati deve essere adottato nel rispetto del principio di proporzionalità, in modo da realizzare un giusto bilanciamento tra l'interesse pubblico perseguito e la tutela delle posizioni giuridiche dei destinatari. Pertanto, l'amministrazione è tenuta a valutare attentamente gli effetti del proprio provvedimento sulle situazioni giuridiche dei privati, adottando la soluzione che, pur perseguendo l'interesse pubblico, risulti la meno pregiudizievole per i diritti e gli interessi dei destinatari. Nel caso in cui l'amministrazione abbia adottato un provvedimento che si rivela eccessivamente gravoso per i privati, essa è tenuta a riesaminare la propria decisione e a modificarla, al fine di realizzare un equo contemperamento tra le diverse esigenze in gioco. Il principio di proporzionalità, infatti, impone all'amministrazione di scegliere la misura più idonea e meno restrittiva per il raggiungimento dell'interesse pubblico, evitando di imporre ai privati sacrifici sproporzionati o eccessivi rispetto al fine perseguito. Pertanto, qualora l'amministrazione adotti un provvedimento che incide in modo eccessivamente gravoso sui diritti e sugli interessi dei privati, senza che ciò sia giustificato da un preminente interesse pubblico, tale provvedimento deve essere annullato per violazione del principio di proporzionalità.