Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5706 del 2014

ECLI:IT:TARNA:2014:5706SENT

Massima

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Il vincolo urbanistico di destinazione di un'area a "attrezzature collettive di uso pubblico" non configura un vincolo preordinato all'espropriazione né comportante l'inedificabilità assoluta, trattandosi di una prescrizione diretta a regolare concretamente l'attività edilizia, in quanto inerente alla potestà conformativa propria dello strumento urbanistico generale, la cui validità è a tempo indeterminato. Tale vincolo di destinazione, che può essere attuato anche da soggetti privati previa convenzione con l'amministrazione comunale, non incide in modo significativo sul godimento del bene né ne diminuisce in modo rilevante il valore di scambio, rientrando pertanto nello schema della conformazione della proprietà privata, anziché in quello ablatorio. Pertanto, la previsione di tale destinazione urbanistica non viola il giudicato formatosi su precedenti sentenze che avevano annullato atti di pianificazione, in quanto l'amministrazione comunale conserva il potere discrezionale di verificare e scegliere la destinazione più idonea in relazione all'interesse pubblico al corretto e armonico utilizzo del territorio, senza essere vincolata a riconoscere necessariamente una destinazione edificatoria residenziale. Inoltre, il dimensionamento degli standard urbanistici in misura incrementale rispetto ai minimi di legge costituisce il frutto di valutazioni discrezionali dell'amministrazione, insindacabili ove non viziate da profili evidenti di abnormità, e non necessita di specifica motivazione ove lo scostamento dai minimi legali risulti contenuto entro uno scarto modesto.

Sentenza completa

N. 03086/2010
REG.RIC.

N. 05706/2014 REG.PROV.COLL.

N. 03086/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3086 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Antonio Marzocchella e Maria Pia Marzocchella, rappresentati e difesi dall'avv. Gian Luca Lemmo, con domicilio eletto presso lo stesso in Napoli, alla via del Parco Margherita, n.31;

contro

Comune di Sant'Antimo, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Valerio Barone, con domicilio eletto presso lo stesso in Napoli, alla piazza Sannazzaro, n. 71;
Provincia di Napoli, in persona del Presidente p.t., rappresentata e difesa dagli avv.ti Luciano Scetta, Giuseppe Cristiano ed Aldo Di Falco, con domicilio eletto press…

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