Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza breve n. 444 del 2013

ECLI:IT:TARVEN:2013:444SENB

Massima

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Il provvedimento di revoca di una concessione per l'esercizio di un impianto di distribuzione di carburanti non può essere adottato quando l'inattività del gestore è dovuta a cause a lui non imputabili, come il mancato possesso materiale e definitivo dell'impianto per ragioni di contenzioso con il precedente gestore, ovvero la necessità di effettuare lavori di ristrutturazione per motivi di sicurezza, che presuppongono la disponibilità non solo giuridica ma anche materiale del bene. In tali ipotesi, il termine di sospensione dell'attività, il cui superamento determina la revoca, deve essere ricalcolato tenendo conto dei periodi di effettiva impossibilità di esercizio per cause non imputabili al gestore, e la revoca non può essere disposta se la sospensione rientra nei limiti di durata previsti dalla legge regionale, che consente la proroga della sospensione per ventiquattro mesi per l'esecuzione di lavori di ristrutturazione. Il carattere sanzionatorio del provvedimento di revoca impone infatti di valutare l'imputabilità o meno delle ragioni che hanno determinato l'interruzione dell'attività, non potendosi applicare la revoca quando l'inattività sia stata determinata da cause di forza maggiore comunicate all'amministrazione. Pertanto, il provvedimento di revoca adottato senza considerare tali circostanze, sulla base di una erronea ricostruzione della vicenda amministrativa e giudiziaria relativa all'impianto, deve essere annullato.

Sentenza completa

N. 00290/2013
REG.RIC.

N. 00444/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00290/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 290 del 2013, proposto da:
Tamoil Italia S.p.A., rappresentato e difeso dagli avv.ti Riccardo Villata, Andreina Degli Espositi e Franco Zambelli, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Venezia - Mestre, via Cavallotti, 22;

contro

Comune di Giacciano con Baruchella, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avv. Paolo Pavarin, con domicilio presso la Segreteria del T.A.R. ai sensi dell’art. 25, cod. proc. amm.;

per l'annullamento

dell'ordinanza n. 37/12 del 17.12.2012, notificata a Tamoil il 20 dicembre 2012,…

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