Il potere di ordinanza sindacale contingibile e urgente per l'abbattimento di specie animali, quale le nutrie, presuppone la sussistenza di una situazione di pericolo effettivo e concreto per la pubblica incolumità e l'ambiente, la cui esistenza deve essere adeguatamente motivata dall'autorità amministrativa. L'ordinanza che dispone l'abbattimento diretto degli animali senza una congrua motivazione in ordine alla sussistenza dei presupposti di necessità e urgenza è illegittima, in quanto il potere di ordinanza non può essere esercitato in assenza di una situazione di pericolo effettivo e attuale, accertata e comprovata dall'amministrazione. Il giudice amministrativo, nel valutare la legittimità dell'ordinanza, deve verificare la sussistenza di una motivazione adeguata e proporzionata rispetto alla gravità della situazione di emergenza, non essendo sufficiente un mero riferimento generico a danni e pericoli per la pubblica incolumità e l'ambiente. L'ordinanza sindacale che dispone l'abbattimento di animali selvatici, in assenza di una motivazione che dimostri in modo circostanziato l'effettiva sussistenza di una situazione di pericolo concreto e attuale, è illegittima per violazione dei principi di necessità, proporzionalità e adeguatezza dell'azione amministrativa.