Cassazione penale Sez. V sentenza n. 21301 del 26 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:21301PEN

Massima

Il giudizio di responsabilità penale fondato su prove indiziarie richiede che gli elementi indiziari siano gravi, precisi e concordanti, corrispondenti a circostanze fattuali certe e non a mere ipotesi o congetture, e che il ragionamento logico-deduttivo seguito dal giudice di merito per pervenire all'attribuzione del fatto all'imputato sia completo, corretto e logicamente ineccepibile. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione in tali casi è limitato al controllo della correttezza delle massime di esperienza adottate e della logicità del discorso motivazionale, senza poter procedere a una nuova valutazione degli elementi indiziari. Pertanto, il ricorso che contesti la valutazione degli indizi operata dai giudici di merito, senza censurare la logicità del ragionamento seguito, è inammissibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LOMBARDI ((omissis)) - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 942/2010 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 03/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 02/04/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FERDINANDO LIGNOLA;

Il Procuratore generale della Corte di cassazione, dott. ((omissis)), ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con la sentenza resa in data 4 maggio 2010, conf…

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