Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51911 del 23 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:51911PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione attiva e consapevole di un soggetto a un'associazione di tipo mafioso, dimostrata da gravi indizi di colpevolezza desunti da intercettazioni, dichiarazioni di collaboratori di giustizia e altri elementi probatori, integra il reato di cui all'art. 416-bis c.p. e giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in presenza di esigenze cautelari attuali e concrete, anche in assenza di condanne definitive per il medesimo reato. Ciò in ragione della pericolosità sociale del soggetto, desumibile dalla sua elevata posizione gerarchica all'interno del sodalizio criminale, dalla molteplicità dei reati-fine commessi e dalla sua dedizione quotidiana alle attività illecite del clan, nonostante eventuali precedenti periodi di detenzione. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, deve compiere un'autonoma e puntuale analisi degli elementi probatori, senza limitarsi a un mero richiamo ad altri atti del procedimento, purché dia conto del proprio esame critico di tali elementi e delle ragioni per cui li ritiene idonei a supportare l'applicazione della misura. Inoltre, la piena intraneità dell'indagato all'associazione mafiosa può integrare l'aggravante di cui all'art. 7 L. 203/1991, senza che sia necessario accertare il dolo specifico di agevolare l'attività del sodalizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. GIORGI Maria S. - rel. Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/07/2019 del Tribunale di Napoli, sezione del riesame;
Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIORGI Maria Silvia;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale DE MASELLIS Mariella, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza sopra indicata il Tr…

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