Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 9367 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:9367SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di rimozione di un'occupazione di suolo pubblico e di chiusura dell'esercizio commerciale non può essere adottato quando, a causa del lungo periodo trascorso tra l'accertamento della violazione e l'adozione del provvedimento, la fattispecie sostanziale risulta essere nel frattempo mutata per effetto di sopravvenute modifiche normative e di comportamenti omissivi della pubblica amministrazione, i quali rendono il provvedimento stesso incongruo rispetto alla situazione di fatto esistente al momento della sua adozione. In tali casi, l'Amministrazione è tenuta a valutare attentamente la nuova disciplina normativa e le nuove istanze presentate dal privato, senza poter semplicemente presumere l'inammissibilità di queste ultime, dovendo invece motivare adeguatamente ogni proprio provvedimento. Il principio di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa, di cui all'art. 97 Cost., impone infatti all'Amministrazione di adottare provvedimenti congrui e proporzionati rispetto alla situazione di fatto esistente al momento della loro emanazione, evitando di fondare l'azione amministrativa su presupposti ormai superati dal decorso del tempo e dalle sopravvenienze normative e fattuali. Pertanto, il provvedimento di rimozione dell'occupazione e di chiusura dell'esercizio commerciale, adottato in siffatte circostanze, risulta illegittimo per carenza dei presupposti e per violazione dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 01/06/2023

N. 09367/2023 REG.PROV.COLL.

N. 02088/2022 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2088 del 2022, proposto da Tavernetta del Pescatore S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Andrea Ippoliti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, largo Generale Gonzaga del Vodice 4;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

e con l'interven…

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