Cassazione penale Sez. V sentenza n. 5611 del 5 febbraio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:5611PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la responsabilità penale dell'imputato per il reato di lesioni personali, deve attenersi ad un rigoroso esame critico delle prove acquisite, privilegiando la credibilità e l'attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, ove sorrette da elementi di riscontro oggettivi, anche di natura testimoniale, senza lasciarsi condizionare da meri profili di fatto o da eventuali rapporti di tensione tra i soggetti coinvolti, purché la motivazione risulti congrua e ragionevole. Ciò anche quando il reato risulti estinto per prescrizione, non potendo in tal caso il giudice pronunciare una declaratoria di non punibilità ai sensi dell'art. 129 c.p.p., attesa l'inammissibilità del ricorso per manifesta infondatezza dei motivi dedotti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. POSITANO G. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1977/2011 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 12/07/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/11/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. POSITANO GABRIELE;

Il Procuratore generale della Corte di Cassazione, Dott. IZZO Gioacchino, conclude chiedendo l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata perche' il reato e' estinto per prescrizione.

RITENUTO I…

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