Cassazione penale Sez. III sentenza n. 31640 del 21 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:31640PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini della conferma della custodia cautelare in carcere, può essere desunto dalla gravità dei fatti contestati e dall'allarmante personalità dell'imputato, caratterizzata da numerosi precedenti penali in ambiti delittuosi quali armi, patrimonio e stupefacenti, che delineano un soggetto concretamente incline a commettere ulteriori reati e privo di freni inibitori, anche in contesti associativi, senza che la mera risalenza temporale di alcuni precedenti penali possa escludere tale valutazione, ove risulti che l'imputato non abbia mai smesso di delineare la propria pericolosità sociale, confermata anche dalla sottoposizione pregressa a misure di prevenzione. In tali ipotesi, la scelta della misura cautelare più idonea a contenere il pericolo di reiterazione del reato non può essere sindacata in sede di legittimità, se adeguatamente motivata sulla base di tali elementi, senza che assuma rilievo la durata della custodia cautelare in atto o il buon comportamento del detenuto, atteso che la valutazione di tali circostanze rientra nella discrezionalità del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. GRAZIOSI Chiara - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Cagliari del 27 gennaio 2015;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Alessandro M. Andronio;

udito il Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore, avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza del 27 g…

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