Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Salerno sentenza n. 2617 del 2015

ECLI:IT:TARSA:2015:2617SENT

Massima

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Il ritiro in autotutela di un provvedimento amministrativo impugnato in sede giurisdizionale determina il venir meno dell'interesse del ricorrente alla decisione del ricorso, rendendo quest'ultimo improcedibile. Ciò in quanto il ritiro del provvedimento impugnato soddisfa la pretesa del ricorrente, eliminando la lesione lamentata. Tuttavia, il principio di soccombenza virtuale impone di condannare l'amministrazione al pagamento delle spese di lite, qualora essa abbia successivamente adottato il provvedimento favorevole richiesto dal ricorrente, dimostrando così la fondatezza originaria della sua pretesa. In tali casi, il giudice deve dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, ma condannare l'amministrazione alle spese di giudizio, in applicazione del principio di soccombenza virtuale.

Sentenza completa

N. 02558/2014
REG.RIC.

N. 02617/2015 REG.PROV.COLL.

N. 02558/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2558 del 2014, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Salerno, c.so Garibaldi, 103;

contro

Ministero per i Beni e le Attività Culturali, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Distr. Salerno, domiciliata in Salerno, corso ((omissis)) N.58;
Soprintendenza BEAP di Salerno ed Avellino, Ente Provinciale Per il Turismo Salerno, Comune di Ravello in Persona del Sindaco P.T., non costituiti;

per l'annullamento

del provv.to prot. 23705/14 della Soprin…

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