Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 10056 del 11 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:10056PEN

Massima

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Il provvedimento con cui il giudice per le indagini preliminari decide sulla richiesta di proroga dei termini delle indagini preliminari, sia nei procedimenti a carico di persone note che nei confronti di ignoti, è inoppugnabile, in quanto la mancata proponibilità del ricorso per Cassazione non pregiudica l'interesse pubblico al promovimento dell'azione penale, che può essere perseguito attraverso l'indicazione, da parte del giudice per le indagini preliminari investito della richiesta di archiviazione, delle ulteriori indagini necessarie e del termine per svolgerle, oppure attraverso la riapertura delle indagini su richiesta del pubblico ministero. Il regime della proroga delle indagini preliminari è disciplinato in maniera uniforme nei procedimenti a carico di persone note e nei confronti di ignoti, in applicazione del principio di uguaglianza e di parità di trattamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

PMT PRESSO TRIBUNALE DI TRAPANI;

nei confronti di:

1) IGNOTI;

avverso l'ordinanza n. 6287/2007 GIP TRIBUNALE di TRAPANI, del 13/03/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALFONSO AMATO;

lette le conclusioni del P.G. inammissibilita'.

OSSERVA

Letto il ricorso del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trapani, che denuncia l'abnormita' dell'ordinanza con c…

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