Cassazione penale Sez. V sentenza n. 40334 del 7 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:40334PEN

Massima

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La confisca di prevenzione di cui al Decreto Legislativo n. 159 del 2011, articolo 24, può essere disposta nei confronti di beni nella disponibilità effettiva del proposto, anche se formalmente intestati a terzi, quando risulti una sproporzione tra il valore dei beni posseduti e i redditi dichiarati o l'attività economica svolta, ovvero vi siano sufficienti indizi che i beni costituiscano il reimpiego di proventi di attività illecite, senza che sia necessario dimostrare il nesso causale tra i beni e specifiche condotte criminose. L'onere di provare la legittima provenienza dei beni grava sul proposto e sul terzo interessato, in assenza di tale prova il giudice può ritenere che i beni siano nella disponibilità effettiva del proposto. Il giudizio di sproporzione deve essere compiuto con riferimento al momento dei singoli acquisti, valutando i redditi leciti dichiarati e quelli occultati al fisco, senza che sia sufficiente il mero riferimento al rapporto di coniugio o di convivenza con il proposto. Il giudice di merito deve motivare adeguatamente, in modo coerente e completo, le ragioni per le quali ritiene che i beni siano nella disponibilità effettiva del proposto, senza limitarsi a meri indizi o presunzioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 35/2012 CORTE APPELLO di ROMA, del 07/01/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO;
Letta la requisitoria del Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione dott. G. Izzo, che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto deliberato in data 07/01/2014, la Corte di appello di Roma ha agg…

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