Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 23154 del 14 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:23154PEN

Massima

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La circostanza aggravante del metodo mafioso di cui all'art. 7 della Legge n. 203 del 1991 può qualificare la condotta criminosa anche di soggetti non appartenenti ad associazioni mafiose, purché tale condotta presenti un quid pluris rispetto alle modalità ordinarie di realizzazione del reato, risultando concretamente collegata alla forza intimidatrice del vincolo associativo mafioso. Pertanto, ai fini dell'applicazione di tale aggravante, non è sufficiente il mero riferimento alla realtà socio-culturale in cui si svolge la condotta antigiuridica o all'eventuale ruolo apicale ricoperto dall'indagato in seno a consorterie mafiose in epoca remota, ma occorre accertare e rendere espliciti gli aspetti reali e non solo evocativi o allusivi del riferimento all'efficacia intimidatrice e alla forza di pressione riconducibili a specifici assetti organizzativi mafiosi, nonché precisare se ed in quale misura tale condotta abbia dispiegato diretta incidenza causale sull'atteggiamento remissivo o arrendevole delle vittime e sulla loro concreta libera autodeterminazione. In particolare, per il reato di usura, risulta peculiarmente rilevante valutare lo stato di perdurante sottomissione mafiosa delle persone offese, anche in considerazione di eventuali plurimi rapporti di credito intrattenuti con altri soggetti, legati o meno a consorterie mafiose locali. La mancata puntuale motivazione su tali profili determina l'annullamento dell'ordinanza cautelare con rinvio per nuovo esame.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' ((omissis)) - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. DI CASOLA Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

LO. BI. Pa. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 17.10.2006 dal Tribunale di Catanzaro - sezione riesame nel procedimento incidentale di riesame di ordinanza applicativa della custodia cautelare carceraria adottata il 13.9.2006 dal g.i.p. del Tribunale di Catanzaro;

esaminati gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;

udita in Camera di consiglio la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));

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