Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33947 del 13 settembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:33947PEN

Massima

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Il giudice di appello nel procedimento di prevenzione può valutare di ufficio elementi sopravvenuti alla decisione di primo grado, anche diversi da quelli indicati nella proposta del Pubblico Ministero, al fine di accertare l'attualità della pericolosità sociale del proposto, senza che ciò comporti una violazione del principio di correlazione tra accusa e decisione. Infatti, l'oggetto del giudizio di prevenzione è l'accertamento della pericolosità del soggetto in una prospettiva dinamica, per cui il giudice non è vincolato dalla qualificazione della categoria di pericolosità indicata nella proposta, potendo inquadrare il proposto in una diversa categoria tipizzata dalla legge, purché sia assicurato il contraddittorio sugli elementi fattuali posti a fondamento di tale diversa qualificazione. Pertanto, il giudice di appello può riformare in senso sfavorevole la decisione di primo grado, senza necessità di una motivazione rafforzata, quando le nuove emergenze probatorie acquisite nel grado di appello giustifichino l'applicazione della misura di prevenzione sulla base dell'attualità della pericolosità sociale del proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - rel. Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 17/12/2020 emesso dalla Corte di appello di Bari
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento impugnato la Corte di appello di Bari, in accoglimento…

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