Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7272 del 24 febbraio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:7272PEN

Massima

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Il concorso tra il reato di associazione di tipo mafioso ex art. 416-bis c.p. e il reato di traffico di sostanze stupefacenti ex art. 74 d.P.R. n. 309/1990 è configurabile quando i soggetti coinvolti nel traffico di droga agiscano consapevolmente nell'ambito dell'associazione mafiosa, contribuendo causalmente alla realizzazione di una delle sue finalità tipiche, quali l'arricchimento dei sodali e il mantenimento degli associati detenuti e delle loro famiglie. In tali casi, le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, unitamente agli elementi probatori derivanti dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, possono integrare gravi indizi di colpevolezza idonei a giustificare l'applicazione di misure cautelari, purché siano adeguatamente motivati dal giudice in ordine all'attendibilità dei dichiaranti e al riscontro degli elementi indiziari. Inoltre, il giudice deve valutare complessivamente il quadro indiziario, senza operare una frammentaria valutazione delle singole dichiarazioni, e verificare che le stesse non siano inficiate da sentimenti di astio o vendetta nei confronti dell'indagato. Infine, le risultanze delle intercettazioni, se coerenti con il narrato dei collaboratori, possono costituire un diretto riscontro delle dichiarazioni e un elemento di prova del coinvolgimento dell'indagato nell'organizzazione e gestione dell'attività di spaccio, anche quando questa sia finalizzata al mantenimento degli associati detenuti e delle loro famiglie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. GIORDANO E. - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccard - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 13/7/2020 del Tribunale di Catania;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. PICARDI Antonietta, che conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) propone ricorso avverso l'ordinanza del 13 luglio 2020 del Tribunale di Catania che ha rigettato la richiesta di riesame contro il provve…

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